Chi siamo

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Beatrice Andreuccetti – presidente

Classe 1985, sono nata e cresciuta in uno dei luoghi più belli del mondo… San Gimignano! Dopo il liceo classico però sono scappata a Bologna per studiare e trovare la mia strada ma, nonostante provassi in ogni modo ad andare sempre più lontano, il richiamo alle radici, la mancanza dei paesaggi sinuosi toscani, i sapori, gli odori, i colori della mia splendida terra d’origine mi hanno riportata a casa.

L’amore per la Toscana ed in particolare per San Gimignano mi ha portata a trasformare questa passione nel mio lavoro e dal 2016 gestisco Torre e Casa Campatelli, una bellissima dimora alto-borghese nel centro storico del borgo turrito più famoso al mondo. Ogni giorno non faccio altro che far innamorare quante più persone possibili di questa città e di questa meravigliosa regione, attraverso la narrazione, le suggestioni, i ricordi legati alla famiglia Campatelli…bello no?

La collaborazione con Culture Attive è stata la ciliegina sulla torta, permettendomi di coltivare la passione per l’arte, intesa soprattutto come linguaggio in grado di trasmettere emozioni e messaggi e di creare legami e relazioni tra persone.

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Gianna Tinacci – vicepresidente

Sono nata il giorno (ma in anni diversi) della rivoluzione bolscevica, di Albert Camus e del calciatore Gigi Riva, lo stesso della mostra inaugurale del MoMa di NY nel 1929 (primo catalogo-fuori-catalogo: Cézanne, Gauguin, Seurat, Van Gogh), nell’anno di “Pertini Presidente” e di Karol Wojtyla al soglio pontificio.

Appassionata storica dell’arte e dell’architettura, specializzata in allestimenti museali, da sempre sono incuriosita dalla possibilità di scoperta e d’indagine critica dei linguaggi del contemporaneo, come delle espressioni tradizionali in relazione allo sviluppo di nuove identità.

Nello straordinario contesto medievale di San Gimignano (Siena), il borgo storico più bello del mondo, mi sento a casa (sarà per il cognome!). Dal 2018, da Siena mi sono trasferita a Trieste e mi sono innamorata del territorio singolare del FVG, regione ricca di biodiversità.

Attualmente parte dello staff del Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare (Trieste); già in organico del MiBACT dal 2000: prima alla Soprintendenza speciale del Polo museale di Firenze, poi presso la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto ed Arezzo, per lo svolgimento di attività didattica, azioni di tutela e di valorizzazione del patrimonio culturale.   

Sono capace di difendere con i denti i progetti in cui credo. Da oltre vent’anni amo la creatività e i gatti in ogni loro forma espressiva e colore. Col tempo, ho curato e accumulato numerose scelte sbagliate, ma sempre fatte per amore.

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Lorenzo Giglioli – tesoriere

Nato 1986, anno segnato dell’incidente nucleare di Cernobyl e dall’uscita di “Adesso tu” di Ramazzotti, sono cresciuto fra le torri del piccolo borgo di San Gimignano sviluppando un amore viscerale per le piccole città, la storia del medioevo e il buon vino.
Laureato con il massimo dei voti nel 2011, con una tesi in storia medievale sul ridente e quanto mai attuale argomento della peste nera del 1348, mi sono inoltrato in una vita lavorativa in cui si ripresenta, in modo continuo e insistente, il rapporto con le attività contabili. Esattamente quello che mi sarei aspettato avendo una laurea in materie umanistiche.
Nel 2014 ho incrociato il mio percorso con quello dell’Associazione Culture Attive, avvicinandomi alle tematiche (a volte incomprensibili ma sempre affascinanti) dell’arte contemporanea. Attualmente dipendente del Fondo Ambiente Italiano, continuo a supportare l’Associazione, generalmente cercando di non fare troppi danni.
Nel tempo libero creo universi alternativi, tiro di spada e cerco di conquistare il mondo. Con scarso successo.

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Martina Marolda – socia dipendente

Sono nata a Poggibonsi nel 1984, dopo 24 ore di travaglio (povera mamma!). Da piccola volevo diventare, in ordine: investigatrice privata, ceramista, architetto. A nuoto ero una schiappa, come del resto anche nelle altre principali attività sportive. A un certo punto ho scelto di suonare il violoncello, carriera tanto breve quanto intensa, quasi subito abbandonata per dedicarmi completamente alla mia grande passione: la danza. Bambina non canonica, odiavo i tutù rosa e quindi mi sono buttata sull’hip hop e, alla fine, sulle tecniche contemporanee, grazie all’incontro con il mio primo grande amore, la compagnia MOTUS di Siena.

Ho studiato tre lingue al liceo: inglese, francese, tedesco (in anni più recenti pure il cinese… si sa mai!), ma all’università ho scelto di seguire l’altra mia grande passione, e cioè l’arte contemporanea. Ho scelto Siena come città di adozione per i miei studi e mi sono laureata a pieni voti (sono sempre stata una gran secchiona): alla triennale con una tesi sull’architettura gonfiabile delle avanguardie degli anni ’60 e ’70 (i fricchettoni veri!); alla specialistica invece ho approfondito l’opera del mio secondo grande amore, l’artista Adrian Paci.

Non contenta, ho scelto di fare anche un Dottorato di ricerca a Firenze, questa volta sulla fotografia di architettura sotto il regime fascista (no, non è schizofrenia la mia, ma solo insanabile curiosità), che mi ha portato anche a girellare mezza Europa e ad abitare a Parigi, Berlino e Stoccarda. Il mio destino però non è mai stato quello del “cervello in fuga”, piuttosto del “cuoricino a casa”: sono tornata e mi sono rimboccata le maniche come volontaria presso varie associazioni locali quali Arci, Didee, Legambiente… ho collezionato tessere e soddisfazioni, incontri e sorrisi.

Ho fatto la speaker per una web radio, ho accudito 15 gatti, una cagnolina di nome Cleo, ho visto le Torri Gemelle a NYC poco prima che crollassero, mi sono iper-formata con corsi professionalizzanti e con tirocini presso gallerie private e musei pubblici, tanto per non annoiarmi. Ho imparato a scrivere progetti ma anche a realizzarli (sono pur sempre un toro e mi piace rendere concrete le cose): proprio progettando, ho conosciuto Culture Attive e sono diventata volontaria durante la prima edizione di Nottilucente, occupandomi degli eventi di arte figurativa. Poi ne sono stata vice presidente e, adesso, sono socia e dipendente.

Cosa faccio a Culture Attive? Curo la direzione artistica di Nottilucente, sono project manager, fundraiser, operatrice culturale nelle scuole di ogni ordine e grado, segretaria, faccio anche un po’ di grafica, di social, pulisco la sede, sposto pacchi per tutta San Gimignano… in una parola: la tuttofare!